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Chiaroscuri nella maternità ha origine dalla mia personale esperienza del divenire madre, che ho vissuto sin dalla gravidanza con forti ambivalenze emotive. Nel vivere questi momenti ho riposto molta fiducia in tutto ciò che parlava di maternità, come manuali o riviste, trovandomi in realtà davanti a un mondo di testi, ma soprattutto di immagini, che mi rimandavano un’idea e una visione di madre molto diversa da come mi sentivo io: madri felici, armoniose, sorridenti, apparentemente mai in conflitto con la propria “pancia” o il neonato… io mi sentivo l’opposto e l’immagine che avevo di me non riusciva a riflettersi in niente. Così mi sono ripromessa che avrei fatto qualcosa per dire che tutto ciò non era reale, o perlomeno non lo è per tutte le donne che si accingono a acquisire il ruolo materno. Dopo un anno ho iniziato un lungo susseguirsi di interviste con tante mamme, prima le amiche, poi le amiche delle amiche, poi le mamme dell’asilo di mia figlia… Ho iniziato a studiare una vasta e interessante letteratura sull’argomento e nel 2011 ha preso forma il progetto di fotografia sociale “Chiaroscuri nella Maternità – L’ambivalenza del divenire madre”.
Il progetto di Chiaroscuri nella Maternità, comprendente il progetto fotografico e un video documentazio con interviste a neomamme, è diventato nel 2013 un art-book edito dalla casa editrice sarda Cenacolo di Ares (link al libro)
(Progetto realizzato in collaborazione con l’Associazione L’Eptacordio, la Commissione Pari Opportunità della Provincia di Cagliari, l’Ufficio della Condigliera di Parità e con il ricoscimento dell’ O.n.d.a. nazionale)